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Inside your studio: Andrea Fusaro

Tra le tante novità di Celebra ci sono anche le numerose rubriche che vi faremo scoprire un po’ alla volta. Quella che amiamo di più per il momento è proprio questa: inside your studio.

Perchè?

Perché ci permette di dialogare con i nostri clienti più rappresentativi, con quelle realtà aziendali che hanno saputo creare un luogo “magico” in cui veicolare la loro professionalità.

Ogni mese vi proporremo un ambassador per questa rubrica, a cui abbiamo fatto alcune domande per toglierci qualche curiosità!
La bella opportunità che cogliamo con questa rubrica è di dare voce ad un mondo in evoluzione, in cambiamento. Per passare attraverso questa tempesta culturale, economica e mondiale dobbiamo unirci, unire le peculiarità e camminare insieme attraverso il cambiamento!

Se volete candidarvi per questa rubrica scriveteci a social@extracolor.it!

Come primo ambassador vi presentiamo Andrea Fusaro

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In che tipo di spazio si trova il tuo studio e cosa lo rende speciale?

Nel 2011, quando ho iniziato la mia attività, sapevo bene che non mi sarei potuto permettere un negozio, uno studio fotografico o una vetrina in centro città. Dovetti fare di necessità virtù. Lo spazio che ho individuato per ricevere le coppie è quindi casa mia, un luogo confortevole dove ho la possibilità di preparare un caffè o un aperitivo per mettere a proprio agio i miei clienti. Pensandoci bene, a distanza di un paio d’anni, devo dire che questo ha giocato a mio favore. Ricevendo solo su appuntamento ho la possibilità di gestire perfettamente il mio tempo. Quando fisso un incontro non ho nessuno che mi disturba, posso parlare tranquillamente per ore senza avere l’assillo degli orari di chiusura da rispettare, non c’è il via vai dei clienti e ci si può incontrare a qualsiasi ora. Inoltre la mia vetrina è attiva H24 e non si sporca mai: il mio sito internet.

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Da quanto tempo sei lì?

Dal 2011, quando il primo Febbraio il commercialista mi comunicò il mio numero di partita iva. Ho una postazione digitale ricavata in una stanza di casa, dove lavoro tutto il giorno alla mia attività: dalla post-produzione al sito internet, alle campagne pubblicitarie, formulazione preventivi, contatti via mail, i social network etc. Mi faccio aiutare dalla tecnologia e finchè posso, cerco di fare tutto autonomamente.
Sono sempre stato abituato a cavarmela da solo in base alle mie conoscenze. 

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Cosa ti distingue dalla concorrenza?

Forse “io come persona”. Sto parlando del carattere non tanto del lato fotografico. Questo aspetto inevitabilmente comune a tutti i miei colleghi è un’arma a doppio taglio, perché puoi essere eccellente nel tuo lavoro e al contempo non avere nessun “appeal” nei confronti della clientela. Mi riconosco la fortuna di essere sempre me stesso in qualsiasi occasione e caratterialmente riesco ad andare d’accordo con la maggior parte delle persone che incontro. Inoltre ognuno di noi ha il proprio bagaglio culturale e di esperienze del tutto personali, che per ovvi motivi sono diversi da quello degli altri colleghi. Io cerco di farlo emergere il più possibile, preferisco essere reale, mi piacciono le persone vere non quelle che fingono di essere, voglio che gli altri si facciano un’idea il più precisa possibile di me. Così facendo inevitabilmente attiro le persone che mi assomigliano, che si ritrovano nei miei gusti e con cui è poi facile lavorare a stretto contatto. Mi piace essere sincero, limpido, chiaro, e dò molta importanza alla fiducia reciproca. In genere tutto questo viene contraccambiato. Non mi è mai capitato di avere dei clienti troppo “distanti” da me, anzi al contrario mi è capitato alcune volte di intrecciare rapporti profondi durati anche dopo la consegna dell’album. Non so se è un bene o un male, commercialmente parlando gli esperti forse direbbero che non va bene mischiare affari e sfera personale. Io al momento non ci bado, dentro di me sento che non voglio precludere nuove opportunità da cui potrei solo uscirne arricchito.

Qual è il valore percepito più importante con cui coinvolgere gli sposi?

Ai miei clienti dico sempre che di bravi fotografi ce ne sono molti, basta cercare. Loro devono però trovare un professionista che sappia metterli a proprio agio, perché di questo sicuramente ne gioverà il servizio fotografico e di conseguenza l’album. Se troveranno un fotografo capace di rispecchiare i loro gusti ed empatico, allora dovranno tenere in seria considerazione quella persona, perché probabilmente hanno trovato ciò che cercavano.

 Top Photos Studio: Andrea Fusaro

In questo momento di crisi come hai aiutato la tua azienda?

In questo momento di crisi HO APERTO! Sono andato contro a molti, partendo da alcuni miei famigliari e persone vicine, arrivando a conoscenti che lavorano per l’Agenzia delle Entrate. Quasi nessuno di questi si è sentito di dirmi che valeva la pena provare, ognuno a raccontarmi le proprie esperienze negative: attività che chiudono, licenziamenti, cassa integrazione, disoccupazione, condotta di vita triste, problemi, mutui, tasse. “Tu sei fortunato! Tieniti stretto il tuo contratto a tempo pieno e indeterminato! Ti sei appena sposato, non fare stupidaggini” queste erano la frasi ricorrenti. Invece al momento posso solo dire che ho fatto bene: era la scelta giusta. Ne ho guadagnato in autostima, tempo a disposizione per migliorarmi, non solo da un punto di vista fotografico, ma anche culturale, fisico e mentale. Dico a tutti con entusiasmo, e qualcuno a volte si stupisce, che finalmente ho trovato il mio equilibrio.

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Utilizzi i social network? Cosa ne pensi?

Nel tempo ho cambiato il mio modo di pensare rispetto ai social network. Prima sostenevo che gli “amici” virtuali dovessero corrispondere all’incirca a quelli reali e perciò avevo pochissime amicizie. Poi mi resi conto che ogni contatto virtuale, ogni “mi piace”, ogni “condividi” etc. poteva diventare una sorta di antenna ripetitrice che mi avrebbe permesso di raggiungere potenziali clienti anche molto distanti da me. Attualmente sono iscritto ai più importanti social network, ma quello che utilizzo con costanza è Facebook. Quest’ultimo lo frequento quotidianamente per rimanere aggiornato su quello che succede attorno a me, ricevendo ad esempio i feed dei grandi network di notizie e quelli dei giornali locali o nazionali. Mi aiuta a migliorare frequentando ad esempio gruppi riservati ai professionisti o alla post-produzione o al matrimonio etc. Inoltre utilizzo i miei post per far capire a tutti come la penso su certe cose, a volte mi espongo anche con temi delicati, perché il mio obiettivo è sempre quello di attirare persone che la pensano come me. Non dimentichiamo inoltre che Facebook è un’ottima vetrina per i propri lavori. Ho un profilo personale  un profilo professionale e da qualche mese ho creato anche una pagina per il mio cane Snoopy, che altrimenti intasava con le sue foto la mia bacheca personale.

Hai suggerimenti per aprire uno studio?

Certo: NON aprire uno studio! Buona parte dei guadagni ricavati dai servizi fotografici se ne andranno tra affitto/mutuo, tasse e forniture. Nel settore del matrimonio oggigiorno a mio parere non è indispensabile avere una vetrina in centro. Io ne sono la prova. Aprire uno studio attualmente è una scelta difficile, perchè comporta molte spese. Aprire la propria partita iva e dedicarsi esclusivamente ai servizi è invece una scelta più calibrata.

Se son rose fioriranno! Ma non è il caso di pungersi troppo in fretta…

 

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